Gli indumenti fanno parte della cultura dell’essere umano fin da secoli antichi e durante il corso della storia hanno subito inevitabilmente diversi cambiamenti: quindi ciò che indossiamo noi oggi è frutto del corso del tempo, di innovazioni, di idee geniali, di comodità e tanti processi nuovi.
Anche le camicie, come ogni altro indumento sono passate attraverso tutte queste mutazioni per arrivare a noi oggi sono tantissimi stili differenti, da quelle più eleganti a quelle più comode e sportive.
Inoltre, troviamo anche una differenza nelle camicie da uomo e in quelle da donna, sia per come sono posizionati i bottoni per via del modo in cui si chiudono, sia per la loro forma sul busto, più dritta per gli uomini e più svasata sui fianchi e stretta in vita per le donne, e anche sulle spalle, dove per gli uomini sono realizzate più grandi.
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La storia della camicia; dagli inizi a oggi
All’inizio, come già si poteva immaginare, la camicia non aveva per niente le sembianze che ha oggi: erano dei capi di abbigliamento leggeri, realizzati in tessuti quali bisso o lino, non avevano i colletto e le maniche venivano ricavate dal resto del capo.
Le prime camicie risalgono alla Roma del III Secolo d.C. quando la camicia veniva indossata sotto altri indumenti, come un capo intimo.
Solo con i crociati arrivarono in Europa le “camis” che furono ciò che diede la base antica per la realizzazione di camicie molto più simili a come le conosciamo noi, realizzate con le maniche separate e cucite solo in seguito e con una scollatura ampia e tondeggiante.
Nel XXI si incominciarono a realizzare camicie di tipi diversi sia per uomini sia per donne.
Fino al 1500 le camicie furono solo un capo di abbigliamento visibile per via delle maniche e null’altro.
Fino al Rinascimento la camicia veniva usata durante il bagno comune tra gli uomini e le donne; nel XVI secolo era usata come camicia da notte.
Sta di fatto, però, che la camicia divenne in epoca Barocca un capo di abbigliamento importante nella moda maschile, con la presenza di maniche vistose, di merletti e di addobbi vari. Inoltre, proprio in quel periodo nacque la cravatta, che all’epoca era solo una striscia di lino bianche che si posava dietro il collo e fatta scendere sul petto.
Nel secolo scorso la camicia divenne un chiaro simbolo delle proprie idee politiche, basti pensare alle camicie rosse dei garibaldini, a quelle nere dei fascisti e a quelle marroni dei nazisti.
Durante l’epoca moderna si incominciò a creare i primi modelli di camicie colorate da usare solo durante il giorno per lasciare quella bianca alla sera.
Si realizzarono poi le camicie in jeans, in flanella, con due bottini per fissare il colletto e con tantissimi nuovi tessuti diversi.